Corano, Sura Yusuf (Giuseppe) ver. 39-79 [sottotitoli in italiano]
as-Selam alaykom. La storia di Giuseppe, che il Corano stesso definisce "la piu bella delle storie", è contenuta in questa dodicesima Sura rivelata quasi interamente alla Mecca. Diversamente dagli altri profeti ( pace su tutti loro), le cui vicende sono accennate e riprese piu volte nel Libro santo, alla storia di Giuseppe il Corano dedica un'intera Sura il cui svolgimento cronologico e narrativo è compiuto e non reiterato. Il Corano cita Giuseppe in altri due versetti: 4:84 riferendo della discendenza di Abramo e 40:34 considerandolo un messaggero di Allah (gloria a Lui l'Altissimo) al popolo d'Egitto.
Giuseppe rappresenta un fulgido esempio della virtù che la fede suscita nel credente: la purezza che desta l'invidia, la castita che suscita il disappunto, la lealta che non viene riconosciuta, il coraggio di fronte all'ingiustizia, la sopportazione delle difficoltà e la coerenza personale (negli anni del carcere), l'ntelligenza e l'equilibrio (nella gestione della sua liberazione e riabilitazione), la chiaroveggenza e l'accortezza (nella funzione pubblica), la grandezza d'animo e la misericordia (nei confronti dei fratelli), la pieta filiale.
Per quanto riguarda il rango di Giuseppe, allorquando fu chiesto all'Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui): "Chi è stato il migliore degli uomini?", egli rispose: "Il migliore degli uomini è stato Giuseppe, figlio del profeta di Allah [Giacobbe], nipote del profeta di Allah [Isacco], pronipote dell'Amico di Allah [Abramo]" (lo ha trasmesso al Bukhari).
L'esegesi afferma che la rivelazione della Sura fu occasionata dalle domande di alcuni meccani idolatri i quali, su istigazione dei rabbini, cercarono di mettere in difficoltà l'Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) chiedendogli di spiegare perche Giacobbe e la sua famiglia si stabilirono in Egitto. [Tratto da "il Corano", edizione integrale a cura di Hamza R. Piccardo]. Recitazione della Sura da parte di shaikh Salah al Budair.