ADHD, ovvero le difficoltà di attenzione tipiche del bambino: sono bambini che gli insegnanti spesso definiscono con "la testa da un'altra parte", stanno poco fermi, sono impulsivi, poco "scolarizzati", talvolta aggressivi. Quando si entra poi nell'età adolescenziale e adulta, le difficoltà si modificano ma permangono, resta una irrequietezza interna, difficoltà nel sonno.
Cosa fare? Rivolgersi al pediatra e poi agli esperti per interpretare i sintomi e intervenire.
Il trattamento è multimodale: si interviene sul ragazzino coinvolgendo la famiglia e la scuola, ci sono poi interventi a domicilio.
Ne abbiamo parlato con Stefano Fazzalari, psicologo dello sport presso il Centro Leonardo di Genova.